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Allegria e sincerità: i vini cilentani di CASEBIANCHE.

In un'epoca in cui l'enologo moderno assomiglia sempre più ad un alchimista, che inneggia al terroir ma finisce per produrre vini stereotipati, i vini del'azienda Casebianche, di Torchiara (SA), sono decisamente fuori dal coro.

Avendo avuto il piacere di conoscere il patron dell'azienda, Pasquale Amitrano, posso dire che i suoi vini lo rispecchiano in pieno, infatti sono vini sinceri, genuini e buoni, frutto di tanta passione e competenza.

Conoscendo già bene la bollicina fiore all'occhiello dell'azienda (La Matta) il mio gentile ospite mi ha offerto in assaggio i suoi Pashkà 2016 ed Iscadoro 2015.

Il PASHKA' 2016 (11 euro ca.) è in vino che mette subito allegria e che invita a farsi bere in modo sorprendente. E' un blend di Aglianico e Barbera (50 e 50), moderatamente frizzante e dagli avvolgenti profumi vinosi ed erbacei, che al sorso esprime tutto il suo brio, con una tesa acidità, un tannino ruspante e una bollicina grossa e croccante, che pulisce magnificamente il palato ad ogni sorso. Un vino da servire fresco e perfetto da abbinare ad una salsiccia arrostita.

L'ISCADORO 2015 (14 euro ca.) è un interessante cuvèe di Fiano (40%), Malvasia (20%) e Trebbiano (40%), macerato con le bucce per 6 giorni ed in parte affinato in botti di castagno. Molto interessante al naso la nota idrocarburica, accompagnata da frutti a polpa bianca ed un accenno di agrumi. Anche il sorso è scorrevole ed elegante, senza alcuna nota stonata, eppure, come mi conferma Paquale, la 2015 è stata un'annata difficile, in cui si sente la mancanza di un frutto più generoso e di una maggiore persistenza.

Un vino in cui si intravedono enormi potenzialità e di cui non vedo l'ora di assaggiare altre annate.

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