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Solo due righe du Doc, Docg e compagne...

Cari degustatori,

ecco un brevissimo cenno sulle Disciplinari (igt, doc, docg). Le disciplinari reppresentano il tentativo di standardizzare ed elevare la qualità dei vini, cosa iniziata in Italia da appena un ventennio, ma già nota ai francesi fin dall'Ottocento. Infatti le principali denominazioni di qualita francesi (vine classe, cru, grand cru, premier cru età.) risalgono già a Napoleone. In pratica i francesi avevano capito molti secoli prima di noi la importanza che ha il terroir (cioè terreno e microclima) per i vini. Dunque oggi con le disciplinari se vuoi scrivere barolo docg, devi produrre un vino a base di uve nebbiolo, bonarda e vespolina, nelle quantità prescritte, produrlo nel comune di Barolo, Castiglione Falletto o Serralunga dAlba e rispettare i tempi di invecchiamento e affinamento, con conseguenti passaggi in barrique, tonneau botti etc. Così un barolo sara' più o meno sempre un barolo. Ma sia chiaro che non sempre la disciplinare e' segno di qualità, ma solo di rispetto delle regole. Non per nulla infatti molti produttori se ne fregano ed innovano...così qualcuno penso' di piantare il cabernet nella terra del sangiovese e nacque il mitico sassicaja, coi suoi celeberrimi fratelli supertuscan, oggi ai vertici dei vini mondiali...è non nacquero certo come docg.


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