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Vini da dolci da "dolce"

Cari degustatori, era un po' di tempo che desideravo parlarvi dei dessert e di cosa abbinare, dunque, rinviando a quanto gia' detto in occasione di capodanno sui vari spumanti, secchi e da dessert, e lasciando per ora stare i distillati vari, cui con enorme piacere presto dedichero' un post a parte, oggi vi parlero' dei vini da dessert. Quando si pensa a un vino da dessert, il pensiero vola subito ai vari passiti (pantelleria, lipari, etc.), ma perche' ? Il motivo e che tali vini sono ottenuti da uva lasciata appassire, che dunque si trasforma in dolcissima uva passa, dando luogo a vini con elevatissimo residuo zuccherino. Ma cio detto in generale, vanno fatte una infinita' di distinzioni. Infatti, oltre ai cosi' detti passiti esistono tra i vari vini da dessert, muffati (in cui le muffe nobili donano al vino maggior aristocraticita ') e vendemmie tardive, in cui la concentrazione degli zuccheri negli acini si ottiene ritardando la vendemmia, dunque quando l'uva e ancora sulla vite. Di tali due tipologie gli esempi piu importanti a livello internazionale sono sicuramente il Sauterns francese, per i muffati e gli icewine della mosella, o i tokaj ungheresi 5 putyon, per le vendemmie ultratardive. Tornando invce ai passiti, anche per questi vini possono farsi moltissime distinzioni da regione a regione e da produttore a produttore, ma per essere brevi e' importante sapere solo che l'appassimento puo' riguardare uve a bacca rossa, come il celeberrimo Recioto della valpolicella, o il meraviglioso Sagrantino di montefalco passito, nel qual caso si otterra un vino molto profondo e complesso, grazie anche ai tannini ceduti dalle vinacce, solo leggermente a scapito dell'acidita' propria di alcuni passiti bianchi. Ma nel 90% dei casi il passito derivera' da uve a bacca bianca e precisamente da vitigni aromatici, come Moscato, Malvasia, Soave, o il pregiatissimo Picolit, uva rarissima dopo la epidemia della filossera, che lascio a se superstiti poschissimi esemplari. A questo punto pero' tiriamo le somme, valutando soprattutto lo stile di questi vini citati. Ebbene, sicuramente i passiti siciliani (principalmente Lipari e Pantelleria), normalmente a base di malvasia, sono i piu' potenti e riempitivi dei vini citati, e come produttori si consigliano Florio e l'ottimo Ben Rye di donnafugata. I piu' complessi e profondi sono sicuramente i rossi, tra cui senza dubbio il re, per storia e celebrita' e' il Redioto della valpolocella, di cui non posso che segnalarvi il mitico Dal Forno e Quintarelli, oppure l'equolibratissimo e certo piu economico Trabucchi. Ma io personalmente, preferisco il Sagrantino Passito di Antonelli, San Marco, o il Merlini di Pojer e Sandrini, che hanno prezzi piu morigerati e asslutamente nulla da invidiare. I vini piu eleganti, delicati ed equilibrati che si prestano benissimo anche ad accompagnare l'inabhinabile frutta, sono poi le vendemmie tardive, tra cui senza dubbio quella di Riesling della mosella, tipologia Auslese, di cu a mio avviso il miglior produttore e' il dottor Loosen. Comunque, sempre col riesling, da vendemmia piu tardiva ancora deriva l'ottimo icewine (vino di ghiaccio,,poiche' la raccolta avgiene nella neve), un capolavoro di eleganza, che vi fara capire perche qualcuno considera i passiti siciliani piatti e stucchevoli al suo confronto; e atettanto fini sono i passiti di moscato e soave, prodotti nell'omonima zona nei pressi della valpolicella. Infine, quello che io definsco un po' il gemello dell ice wine e l'ungherese Tokay, anche esso vinificato con svariate tipologie di residuo zuccherino, ma sicuramente il piu pregiato e il 5 putyon, un vero capolavoro dei vini da dessert

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